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Il mondo è un bel posto e vale la pena lottare per esso (E. Hemingway)

Sono stata in un luogo bellissimo: tra gli ulivi della collina di fronte a casa (qui: http://www.huineng.it/caduneng-recco/) c’è un casale antico, sembra di essere fuori dal tempo, frequentata da persone che condividono la filosofia di lavorare con la natura e che agiscono in modo responsabile per l’ambiente in un clima di accoglienza e solidarietà. Ci sono arrivata tramite la cooperativa il Ce.Sto che opera per accogliere e integrare rifugiati e richiedenti asilo e uno dei progetti è finalizzato a insegnare il lavoro dell’agricoltore.

Qui alla Ca’ du Neng si coltiva con la tecnica dell’agricoltura sinergica: una forma di coltivazione elaborata dall’agronoma Emilia Hazelip senza l’utilizzo di prodotti chimici per concimare il terreno o per eliminare le erbacce.

Vengono utilizzate strategie di controllo naturale per creare condizioni ambientali favorevoli alle specie animali che tengono alla larga gli insetti dannosi e gli ortaggi vengono coltivati in base alle loro caratteristiche in modo che possano “aiutarsi” a vicenda.

In ogni orto, suddiviso in aiuole, vengono associate almeno 3 specie differenti.


Solitamente, il primo ortaggio appartiene alla famiglia delle leguminose (fagioli, ceci e piselli), capaci di recuperare l’azoto dall’aria e di fissarlo nel terreno rendendolo disponibile a tutti i vegetali. Segue una liliacea, come cipolla o porro, piante in grado di tenere a distanza un folto numero di parassiti nocivi alle altre colture. E, per ultimi, si piantano tutti gli ortaggi delle altre famiglie.

Nell’orto sinergico, poi, non mancheranno delle specie fiorite per attrarre gli impollinatori e/o respingere gli insetti dannosi. Pure le aromatiche svolgono un ruolo importante, se ben consociate favoriscono lo sviluppo di certe coltivazioni e migliorano il sapore del raccolto.

In questo modo si mantiene il sistema agricolo produttivo grazie alla sinergia tra piante, persone e ambiente, limitando gli sprechi di rifiuti e creando cibo privo di contaminanti e soprattutto ricco di sapore e nutrienti. Ho anche la possibilità di scegliere verdura di stagione e a km 0 requisiti che sono tanto importanti per la nostra salute.

I vegetali sono i nostri multivitaminici naturali, a patto che siano di stagione e non vengano da posti lontani, perché rispettare la stagionalità non solo permette di mangiare verdura e frutta più saporita (avete mai assaggiato le fragole a dicembre o l’anguria a marzo? Non ne vale la pena!), ma anche più benefica, perché portata a completa maturazione in modo spontaneo e naturale, quando è maggiore la quantità di vitamine, sali minerali e sostanze antiossidanti e il gusto è più intenso.

Invece le primizie e le verdure fuori stagione, sono il frutto di coltivazioni forzate, in serre, con luce artificiale, e con l'utilizzo di fertilizzanti a base di nitrati. Senza tralasciare le sostanze antiparassitarie e anticrittogramiche. I raccolti acerbi vengono poi portati a maturazione in celle frigorifere e il fatto di non maturare sulla pianta non permette ai vegetali di arricchirsi dei nutrienti importanti di cui risultano privi. Per ultimo, il tempo di attesa dovuto al trasporto da posti lontani (quando i vegetali non sono ancora maturi), oltre a nuocere all’ambiente e alle nostre tasche, fa perdere parte delle caratteristiche benefiche, così pure la conservazione per lungo tempo di frutta e verdura.

Per assumere più benefici da frutta e verdura, non conservatele troppo a lungo e consumatele al più presto.

Oltre ad offrire una quantità maggiore di nutrienti e vitamine, i ritmi naturali prevedono che per ogni stagione ci sia un frutto con determinate caratteristiche.


In primavera è importante depurare l'organismo, per questo ci sono verdura come i carciofi, le insalate amare e le fragole, note per le proprietà disintossicanti e diuretiche.


In estate si trovano gli ortaggi e la frutta più ricche di acqua, sali minerali e antiossidanti indispensabili per proteggerci dal caldo e anche dai raggi solari


In autunno, quando la temperatura si abbassa, ci sono frutti più zuccherini e energetici come cachi, castagne e uva.


In inverno, le nostre difese immunitarie si indeboliscono e ci viene dato aiuto da alimenti ricchi di vitamina C, come gli agrumi, e dalle verdure della famiglia dei cavoli

Per saperne di più: http://www.agricolturasinergica.it/index.php/cos-e-l-agricoltura-sinergica


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