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Perché fare il pieno di CACHI in autunno


Il cachi è originario della cina e è una delle piante da frutto più antiche. E' conosciuto anche con il nome di Loto e le varietà possono essere classificate in base alla polpa: alcune varietà si possono consumare appena raccolte, altre necessitano di un periodo di maturazione aggiuntiva in quanto ricche di tannini e molto astringenti.

È un frutto molto energetico dalle numerose proprietà nutrizionali: ricco di vitamina A, e betacarotene una molecola che stimola la produzione di melanina e gli dona il bel colore arancione. Tra gli elementi, contiene potassio e soprattutto fosforo, utile per la salute delle ossa e dei denti. Inoltre, possiede la fisetina, una molecola antiossidante importante che ha un potenziale ruolo terapeutico nei confronti della aterosclerosi e patologie correlate come ictus e ischemia. Altri benefici si hanno grazie all’azione protettiva della vista e della pelle dagli effetti dei raggi solari. Un lavoro recente mostra che i cachi possono prevenire e trattare l'obesità ma non solo!

I cachi sono ampiamente utilizzati nella medicina cinese perché sono una fonte eccellente di polifenoli con l'attività antiproliferativa. Pochi mesi fa è stato pubblicato uno studio in cui si dimostra che i flavonoidi estratti dalle foglie del cachi hanno una forte azione citotossica nei confronti di cellule PC-3, una linea cellulare che deriva dal carcinoma della prostata. (Chem


Biol Interact. 2017 Sep 25;275:210-217. doi: 10.1016/j.cbi.2017.07.026. Epub 2017 Aug 12.) .

Gli stessi flavonoidi estratti dalle foglie, sono stati segnalati per esercitare attività neuroprotettiva, non solo attraverso gli effetti antiossidanti, ma anche attraverso la loro capacità di proteggere dai danni indotti dalle neurotossine, in particolare l'amiloide-β peptide che con una cascata di eventi patologici, porta alla morte neuronale e ai cambiamenti patologici tipici della malattia di Alzheimer. I flavonoidi del cachi riducono la produzione di questo peptide Aβ, inibiscono la neuro-infiammazione, aumentano la funzione cerebrovascolare e migliorano le prestazioni cognitive. Pertanto, il trattamento con queste molecolecole può essere una potenziale strategia terapeutica per la prevenzione e il trattamento dell'Alzheimer (Brain Res. 2017 Oct 13. pii: S0006-8993(17)30441-9. doi: 10.1016/j.brainres.2017.10.001.) Altri studi mostrano invece come i tannini dei cachi hanno un'elevata attività antiossidante e proprietà batteriostatiche e con studi in vivo su cavie si è potuto osservare che somministrando una dieta contenente tannini si ha una maggiore resistenza a batteri, che causano infezioni croniche opportunistiche, e una minore formazione di granuloma polmonare, suggerendo che il tannino dei caci potrebbe attenuare la patogenesi delle infezioni polmonari (PLoS One. 2017 Aug 21;12(8):e0183489. doi: 10.1371/journal.pone.0183489.)


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